26.2.22

Allestimenti consapevolmente fallimentari

Mancano pochi giorni dall’arrivo del nostro “Odisseo” e noi siamo già alle prese con “la lista delle cose da caricare su un van”.

Allestimento del Van Challenger camper per famiglie con bambini organizzazione viaggi fai da te


Reduci dall’accesa diatriba a suon di pro e contro sulla scelta del mezzo superata brillantemente solo un mese fa, ci lanciamo a capofitto nella nuova prova di stabilità familiare.

A parer mio, due scatoloni di roba e non di più. Ultraleggero e senza fronzoli. Ora bisogna convincere il sedicente capofamiglia che l’aspirabrici
ole, il phon, la seconda batteria per i servizi, la tv, una bombola di gas di scorta e una tanica d’acqua aggiuntiva siano superflui. E già so che i più saranno irrimediabilmente dalla sua parte. Sigh!

A parer mio, il “di più” che abbiamo in casa dovrebbe traslocare in camper: lenzuola, guanciali, asciugamani e plaid di scorta, le pentole, le posate, i contenitori… che tanto ne abbiamo a migliaia e non li usiamo mai. Secondo lui: camper nuovo, allestimento nuovo! Una capatina da Ikea e il gioco è fatto. E anche qui so già che i più saranno irrimediabilmente dalla sua parte. Sigh! Sigh!

Step successivo, o forse precedente (che abbiamo volutamente ignorato): tirare giù una lista di ciò che ci tornerà utile. Ma, in fondo, io lo avrei fatto col caro vecchio infallibile metodo carta e penna, lui ovviamente al pc. Vogliamo cominciare a bisticciare già a partire dal metodo? Sorvoliamo! Niente lista, solo post it qui e là.

Sperimentiamo allora una nuova idea tutta nostra che ci vede uniti a vagare per casa, esaminare tutti gli spazi stanza dopo stanza e valutare ciò a cui non potremmo rinunciare neanche se la dimora fosse di soli 12 metri quadri! Dopo due giorni di passeggiate per casa, che neanche durante il “lock down” ci eravamo mossi così tanto in così poco spazio, abbiamo riempito un piccolo sottoscala di roba ammassata e post it di cose da comprare assolutamente, fra cui un mazzo di carte da gioco di scorta, le bacchette per il sushi e un cavatappi. Forse sarebbe stato meglio ponderare una lista, no?

Già ci immagino, fra qualche settimana, a colorire già piuttosto colorite espressioni di disappunto quando, sperduti in qualche bosco o a ridosso di qualche spiaggia, ci mancherà il sapone per il bucato o quello per lavare i piatti!


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24.2.22

Scegliere il camper giusto


Scegliere il camper giusto. In fondo mica ce ne sono milioni in commercio… o forse si?

Praticamente ci abbiamo messo meno tempo e abbiamo usato meno parole quando abbiamo deciso di comprarci una casa!

La tenuta e la solidità di una famiglia (la nostra) ne saranno uscite sicuramente fortificate, ma a che prezzo? 

- Io lo vorrei più spazioso.

- Ma io non sono sicura di saperlo guidare.

- Io lo vorrei più comodo.

- Ma io lo preferirei più discreto.

- Io non vorrei rinunciare ai confort.

- Ma io dei confort non so cosa farmene: l’importante sarebbe poterlo parcheggiare fronte mare senza dare nell’occhio.


La scelta del camper fra profilato motorhome mansardato e van


…quando poi intervengono i figli si preannuncia la disastrosa fine:

- Io devo potermi portare il cellulare, la switch e la tv.

- Io non posso lasciare a casa tutti i miei peluches.

- Sul letto a castello non ci dormo.

- Io invece voglio dormire sopra.

- Bambini, io e papà non siamo separabili. Decidete: o tutti e due sopra o tutti e due sotto! 

- Io non ci vengo!

- Io ci vengo comunque.

A questo punto la democraticità che ha sempre contraddistinto i rapporti sociali nella nostra famiglia va a farsi benedire: bambini in camera e genitori di fronte al pc a confrontare modelli e studiare tutorial. E così i primi due nemici interni alti poco meno di un metro e mezzo sono stati esclusi dalla cabina di regia in perfetto stile dittatoriale.

Dopo circa una settimana di tira e molla su dimensioni, pesi, allestimenti, marche e chi più ne ha più ne metta, alla fine ho rinunciato ai miei “irrinunciabili” 60 centimetri in meno. Svanito il mio sogno del 5 metri e 40, ho ceduto al 6 metri, ma non senza aver dato battaglia e aver riportato qualche importante vittoria. Niente mansardato, niente profilato, niente motorhome, ho preteso il mio camper puro, ho ottenuto il mio VAN!


E a voi come è andata? Quanto è stata ostica, da 1 a 10, la scelta? Siete ancora felicemente sposati?


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21.2.22

Altro che Polifemo, Circe e sirene!


Prova numero uno.

Altro che Polifemo, Circe e sirene… ODISSEO ci fa un baffo!


Dicevamo… primo step allucinante: il ritiro del mezzo.

Prima ancora che il nostro prode viaggiatore arrivi in concessionaria, ci mobilitiamo per il ritiro. Fra meno di un mese solo milleduecentosettanta chilometri ci separeranno dall’agognatissimo Odisseo.

Buon senso vorrebbe che noi quattro umani stanziali in Salento ci dotassimo di altrettanti economicissimi biglietti aerei Ryanair Bari-Levaldigi per raggiungere la sede di Beltramo camper in quel di Cuneo, dalla parte esattamente opposta del ridente stivale.

Prezzo totale del volo di sola andata per 2 adulti e due bambini: 19,40€… una bazzecola.

All'aeroporto ci attenderebbe sorridente il concessionario con le “chiavi in mano” e il gioco, dopo una breve sosta da un autoricambi per acquistare una dotazione minima per il rientro in Terronia (catene da neve, cassetta degli attrezzi, seconda batteria per i servizi, additivo per gasolio, varie ed eventuali) e una seconda breve sosta da Ikea per un primo allestimento di fortuna che preveda qualche stoviglia e un po’ di biancheria, sarebbe fatto. Facile, no?


 camper van challenger v114max viaggi con bambini en plein air globetrotter restrizioni pandemia

Ma, se fosse così semplice non sarebbe reale e il nostro mezzo non si chiamerebbe ODISSEO!

Non dimentichiamo che la spinta ad indebitarci per acquistare un van, deriva (come ho raccontato nel precedente post) dal nostro desiderio di scampare alla necessità dell’utilizzo del “bonus psicologo” a seguito dello stress accumulato in due anni di restrizioni pandemiche. Noi preferiremmo evadere su quattro ruote piuttosto che chiacchierare col pazzologo! 

Ovviamente, se abbiamo così pesantemente subito le restrizioni è perché, non essendo vaccinati, siamo sprovvisti del super mega iper green pass rafforzato. E, senza super mega iper green pass rafforzato, possiamo prendere un volo Bari-Parigi, uno Bari-Stoccolma o addirittura uno Bari-Luordes (se ci fosse!), ma non un Bari-Levaldigi. Per viaggiare in Europa basta un green pass da tampone a dimostrazione di essere negativi al Covid-19 e quindi di non essere un contagioso pericolo per il prossimo. Per viaggiare in Italia NO! Per imbarcarsi su un volo nazionale serve il super mega iper green pass rafforzato… e chissenefrega se sei un potenziale untore positivo asintomatico.

Alla fine mi sa che ci serviranno sia il van che il pazzologo!


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Alternativa numero due: si parte in quattro con la nostra fidata Renault Clio, si ritira il mezzo e si riparte alla volta della Terronia in carovana: mio marito e i bambini a bordo di Odisseo e io a seguire sola soletta a bordo della Clio. Praticamente una barzelletta alla modica cifra di 300 euro in più da spendere in benzina e pedaggi e milleseicentodieci grammi di anidride carbonica a litro.


E così sia!





20.2.22

Partiamo dall'inizio...

E così, dopo due lunghissimi anni di “Pandemia” che ci ha spinti volenti o nolenti a mettere da parte qualche spicciolo e ci ha invogliati a chiedere qualche prestito (che la vita è una e va Goduta con la “G” maiuscola)…

Ecco che abbiamo staccato l’assegno per l’acconto.
Perchè, si sa, ogni sogno che si rispetti comincia sempre con il pagamento di un acconto!
Le alternative all’orizzonte ormai si erano ridotte a due: acquistare un van o spendere tutto in bonus psicologo!
Contrari ad un documento burocratico amministrativo quale il green pass per cui saremmo stati destinati ad identificarci con un QR code anche per comprare le sigarette, genitori di due bambini un pò a scuola e un pò in DAD a condividere il divano con un cane ormai spacciato come incontinente e stanco di essere “prestato” a tutto il vicinato per la passeggiatina salvifica (per i vicini, non per il cane!), non abbiamo più resistito.
Dopo dieci anni dalla rottamazione del nostro ultimo mezzo di locomozione ad uso abitativo, un Volkswagen Westfalia T3 del 1981, forte delle sue lamiere ammaccate e dei suoi 4 metri e 57 di “cortezza”, abbiamo deciso di concederci una piccola reggia lunga 6 metri: il nostro “ODISSEO” sarà un Challenger Vany 114 max su Fiat Ducato.



Ora qualcuno sicuramente si chiederà: Perchè ODISSEO?
Il nome da dare al camper è roba seria! E, in periodi di pandemia che ti costringe a lunghi periodi di reclusione da trascorrere dietro allo schermo del pc a seguire lezioni on line sulla sottrazione o sulle figure geometriche o sull’uso delle doppie, può diventare argomento di discussione familiare capace di accendere anche gli animi più pacati!
Hermes, il dio dei viaggiatori era da escludere… in fondo era anche il dio dei ladri!
Aristarco di Proconneso ha suscitato talmente tante risate da parte di mia figlia che si è autoescluso nel giro di 5 minuti. Dopo qualche settimana di argomentazioni inconcludenti ero felicissima del nome che avevo finalmente trovato: ARCADIA! La nave spaziale di Capitan Harlock, la più potente dell’universo, quella di un emarginato dal cuore grande diventato famoso pirata che inneggia alla libertà.
Ed è qui che subentra l’aut aut dell’elargitore del famoso prestito: - Se davvero vuoi chiamarlo Arcadia, io non ti dò un euro!
Ok, come non detto. Tutto da rifare!
Ed è così che, acquisito il prestito e staccato l’assegno per l’acconto, ci capita sott’occhio il libro di epica di mia figlia che sta studiando i miti greci. ODISSEO! Furbo, astuto e curioso protagonista di un viaggio lungo e avventuroso, costellato di episodi fantastici che lo mettono duramente alla prova.

E questo blog nasce proprio con l’intento di raccontarvi le “prove”, sperando che non siano altrettanto dure come quelle del nostro eroe!

LA DANZA DEI FENICOTTERI

  21-22.05.2022 TORRE COLIMENA - MANDURIA (TA) Il nostro van “Odisseo” oggi compie due mesi e cinquemiladuecento chilometri. Lo festeggiamo ...